26 novembre 2023
Monesteroli
RIOMAGGIORE – Santuario di Montenero (m. 342) – Telegrafo (m. 513) – Sant’Antonio (m. 511) – Monesteroli (m. 100) – Sant’Antonio (m. 511) – Telegrafo (m. 513) – Santuario di Montenero (m. 342) - RIOMAGGIORE
Prenotazioni e informazioni
Entro venerdì 24 novembre 2023
oppure prenota in Sede
o Contattando un R.d.L.
Sarai aggiunto al gruppo WhatsApp
solo dopo aver prenotato
Logistica e organizzazione
ANDATA:
TRENO PER RIOMAGGIORE con partenza da: Genova Brignole 6.06 - Recco 6.28 - Camogli 6.32 - S. Margherita L. 6.37 - Rapallo 6.41 - Chiavari 6.50 - Lavagna 6.54 - Sestri Levante 7.00 – Riva Trigoso 7.04 - Moneglia 7.10 – Levanto 7.25 - Monterosso arrivo 7.29, partenza 8.05.
Ppossibilità di fare colazione al bar della stazione di Monterosso.
Chi sale a Sestri Levante o nelle stazioni che seguono può prendere il treno successivo con orario: Sestri Levante 7.31 Riva Trigoso 7.36 – Moneglia 7.42 – Levanto 7.59 – Monterosso 8.05 Arrivo a Riomaggiore alle ore 8.21
Non sono previste soste bar a Riomaggiore.
RITORNO:
TRENO in partenza da RIOMAGGIORE alle ore 17.51, con eventuale cambio a Sestri Levante e fermate in tutte le stazioni sopra indicate.
Per poter viaggiare insieme si suggerisce di salire preferibilmente nella seconda vettura.
Biglietti ferroviari a carico dei partecipanti:
SI SCONSIGLIA LA PARTECIPAZIONE A CHI SOFFRE DI VERTIGINI
IN CASO DI TEMPO AVVERSO LA GITA NON VERRA’ EFFETTUATA
Percorso
Difficoltà: E/EE
Dislivello: Salita e discesa 1000 m. circa
Tempi: h 6/6.30 ca
Equipaggiamento consigliato
Scarponcini da trekking.
Consigliato l’uso dei bastoncini.
Abbigliamento autunnale.
Pranzo al sacco
Responsabili (R.d.L.)
Silvio Spotorno
NOTE INFORMATIVE
Nel tratto costiero compreso fra Riomaggiore e Portovenere si trovano cinque piccoli borghi sospesi sul mare che sono, nell’ordine, Fossola, Monesteroli, Schiara, Navone e Persico. Formano, nel loro insieme, le “piccole cinque terre”, così chiamate per distinguerle dalle loro più famose sorelle maggiori.
Questi insediamenti rurali sorsero ad iniziativa degli abitanti di Biassa e Campiglia, che vi si recavano per coltivare i vigneti, impiantati sugli stretti terrazzamenti che caratterizzano il paesaggio di questa parte della riviera spezzina.
La zona è anche denominata Tramonti, proprio perché situata al di là dei monti che separano l’abitato di Biassa dal mare.
Sorsero quindi come insediamenti temporanei, raggiungibili soltanto a piedi, dove le poche costruzioni presenti erano soprattutto adibite a magazzini, ricoveri di attrezzi e cantine.
Di questi cinque, caratteristici, borghi il più famoso di tutti è sicuramente Monesteroli.
La sua lunga scalinata di pietra, formata da oltre 1200 scalini, in gran parte alti e stretti, recentemente restaurata con il contributo anche del F.A.I., è un’opera veramente grandiosa. Frutto di un lavoro titanico, considerando i mezzi dell’epoca e le condizioni dei luoghi. E’ talmente ripida che, nello scendere, spesso si ha l’impressione di tuffarsi in mare.
L’escursione proposta non è adatta a chi soffre di vertigini ed è abbastanza impegnativa perché, dopo essere scesi, bisogna risalire con fatica i circa 400 metri di dislivello percorsi in discesa.
Monesteroli è un borgo unico nel suo genere. Domina il mare azzurro, da cui affiorano il sottostante scoglio Montonaio e lo scoglio Ferale che, alto sul mare, si erge dinnanzi a Schiara. Più avanti si vede spuntare la Palmaria e l’isola del Tino con dietro il Tinetto. Con un po’ di fortuna anche la Gorgona, la Capraia, l’Elba e pure la Corsica appaiono all’orizzonte. Il silenzio che vi regna è interrotto soltanto dal rumore del mare, da quello del vento e dai versi degli uccelli. E’ quindi un luogo di grande fascino e bellezza.