16 novembre 2025
Anello della Valle del Rio Campodonico
ESCURSIONE GRATUITA
COL PATROCINIO DEL COMUNE DI CHIAVARI
Questa escursione consente di vedere, dall’alto della collina delle Grazie, l’intera città di Chiavari, di ammirare tutto il golfo del Tigullio da Sestri a Portofino e, cambiato versante, di compiere il periplo della valle del rio Campodonico, principale affluente del torrente Rupinaro.
Prenotazioni e informazioni
Inderogabilmente entro le ore 22.00
di venerdì 14 novembre 2025
oppure prenota in Sede o Contatta un R.d.L. Successivamente il R.d.L. ti aggiungerà al gruppo WhatsApp dedicato
Logistica e organizzazione
RITROVO: Chiavari in piazza N.S. dell’Orto (davanti al palazzo comunale) alle ore 9.00
Rientro previsto alle 13.00 a Chiavari
IN CASO DI TEMPO AVVERSO LA GITA SARÀ RINVIATA
Percorso
Difficoltà: E
Dislivello: +/- m 300 circa
Ore di cammino: 3.30 soste escluse
Lunghezza percorso 10 km. circa
Equipaggiamento consigliato
Scarponcini da trekking, consigliato l’uso dei bastoncini.
Referenti della Logistica (R.d.L.)
Spotorno Silvio
Itinerario
Questa escursione consente di vedere, dall’alto della collina delle Grazie, l’intera città di Chiavari, di ammirare tutto il golfo del Tigullio da Sestri a Portofino e, cambiato versante, di compiere il periplo della valle del rio Campodonico, principale affluente del torrente Rupinaro.
Dal centro cittadino, attraversato il rione Scogli, si comincia a salire su sentiero nella Pineta delle Grazie, fra lecci, pini d’Aleppo e macchia mediterranea. Si incontrano anche resti di costruzioni militari in cemento armato risalenti alla seconda guerra mondiale.
Il Santuario delle Grazie sorse attorno al XII-XIII secolo come cappella, cui in seguito venne annesso un piccolo ospedale per l’assistenza dei viandanti transitanti sulla pubblica via, che ricalcava il tracciato dell’antica strada romana “Via Aemilia Scauri”. All’interno della chiesa risultano interessanti le pareti affrescate dal pittore Teramo Piaggio e la statuetta della Madonna con il Bambino, forse scolpita nelle Fiandre, che è all’origine della trasformazione della primitiva cappella in santuario, avvenuta nella prima metà del quattrocento. La controfacciata è stata invece affrescata, circa un secolo dopo, da Luca Cambiaso con un grandioso “Giudizio Universale”.
Attraversata la statale via Aurelia, si sale ancora sino a raggiungere sul crinale la parte alta di Rovereto, oltre la quale c’è la valle del rio Campodonico. Il sentiero aggira ora, a mezza costa del monte Anchetta, la testata della valle sino a Campodonico (m. 297), la più alta delle frazioni collinari di Chiavari. Ancora un tratto nel bosco, poi si incontrano i primi terrazzamenti coltivati ad ulivi che, passando per Sanguineto e Maxena, ammantano la collina sino a San Pier di Canne. Qui il rio Campodonico confluisce nel Rupinaro. Degno di nota è il fatto che, sino al secolo scorso, le sue acque fornivano energia ad alcuni mulini che macinavano le granaglie e le castagne prodotte nel territorio circostante.
Da San Pier di Canne, percorrendo le vie cittadine, si ritorna al luogo di partenza.

