21 settembre 2025

Giro ad anello del Monte Aiona

Il giro dell’Aiona è un’interessante escursione ad anello di circa 6 ore, con partenza ed arrivo alle Casermette del Penna, che consente di raggiungere la cima del monte, compiendone anche il periplo.

Prenotazioni e informazioni

Entro venerdì 19 settembre 2025

oppure prenota in Sede o Contatta un R.d.L. Successivamente il R.d.L. ti aggiungerà al gruppo WhatsApp dedicato

Logistica e organizzazione

MEZZI DI TRASPORTO: auto private.

RITROVO E PARTENZA AUTO:

- a Chiavari in piazza N.S. dell’Orto (davanti alle Poste) alle ore 7.20

- a Monleone di Cicagna (bivio per Favale) alle ore 7.45

ITINERARIO STRADALE:

Monleone di Cicagna – Favale di Malvaro - Passo della Scoglina - Rezzoaglio – Gramizza – Amborzasco – Casermette del Penna

PARTENZA ESCURSIONE A PIEDI: ore 9.00 dalle Casermette del Penna

ITINERARIO A PIEDI di km. 18 circa

Casermette del Penna (m. 1392) - Quadrivio del Dragonale (m. 1382) - Passo del Cerighetto (m. 1470) – Passo Pré de Lame (m. 1537) – Monte Aiona (m. 1702) -Passo della Spingarda (m. 1551) – Prati di Monte Nero (m. 1564) - Passo dell’Incisa (m. 1468) –Casermette del Penna (m. 1392)

RIENTRO PREVISTO A CHIAVARI: ore 18 circa

IN CASO DI TEMPO AVVERSO LA GITA NON VERRA’ EFFETTUATA

Percorso

Difficoltà: E
Dislivello: m 350 circa
Ore di cammino: 6 soste escluse

Equipaggiamento consigliato

Pranzo al sacco
Scarponcini da trekking, consigliato l’uso dei bastoncini.

Responsabili (R.d.L.)

Silvio Spotorno

Itinerario

Il giro dell’Aiona è un’interessante escursione ad anello di circa 6 ore, con partenza ed arrivo alle Casermette del Penna, che consente di raggiungere la cima del monte, compiendone anche il periplo.

Il dislivello complessivo è abbastanza modesto: m. 350 circa.
Lasciate le auto alle Casermette (m. 1392), si percorre un tratto dello sterrato che conduce al Passo dell’Incisa.
Non si raggiunge il valico ma, dopo circa un chilometro, a quota 1432, si svolta sulla strada forestale nella faggeta che, con andamento quasi pianeggiante, conduce al Re di Coppe (m. 1369).
Lasciato sulla sinistra il sentiero per il Passo della Spingarda, si sale fino al valico del Cerighetto (m. 1500). Qui inizia il sentiero detto “delle guardie” che attraversa il vallone del torrente Rezzoaglio, affluente dell’Aveto, in un ambiente severo, caratterizzato da evidenze glaciali quali circhi e pietraie. In epoca quaternaria dal monte Aiona scendeva, infatti, un piccolo ghiacciaio i cui depositi morenici hanno consentito la formazione dei bacini lacustri delle Agoraie.
Arrivati al Passo Prè di Lame (m. 1537), percorrendo un facile tratto dell’Alta Via dei Monti Liguri, si raggiunge la cima del monte Aiona (m. 1702), che offre ampie vedute, sia verso il mare, sia su numerose montagne dell’appennino e della catena alpina.
Dal punto di vista geologico il monte Aiona è costituito da peridotite: una roccia eruttiva intrusiva, che si è formata su antichi fondali marini a seguito di risalita, per motivi tettonici, del sottostante mantello. È una pietra scura che, per la sua composizione chimica, attira facilmente i fulmini e rende inaffidabili le indicazioni della bussola.

Durante la Seconda guerra mondiale, sulla sua ampia spianata sommitale, venivano paracadutati i lanci dei rifornimenti ai partigiani da parte dell’aviazione americana.
Scesi al Passo della Spingarda (m. 1551), si prosegue sull’Alta Via attraversando zone prative alternate a zone rocciose, caratterizzate da rocce verdi scure, di origine vulcanica. Questi basalti sono stati prodotti da eruzioni sottomarine avvenute circa 130 milioni di anni fa’. La flora presente annovera specie caratteristiche di zone umide, di ambienti rupestri, delle faggete e delle praterie sommitali.
Per quanto riguarda la fauna, è segnalata la presenza del lupo e dell'aquila reale.
Raggiunto il Passo dell’Incisa (m. 1468), che è una depressione argillosa compresa tra i diabasi dei monti Cantomoro e Penna e, da sempre, luogo di transito fra le vallate dell’Aveto e del Taro, si abbandona l’Alta Via.
Per completare il giro non resta che percorrere la sterrata che scende alle Casermette, dove è possibile fermarsi per una sosta ristoratrice.

Club Alpino Italiano